«Grandissimi doni si veggono piovere dagli influssi celesti ne’ corpi umani molte volte naturalmente, e sopra naturali, talvolta, strabocchevolmente accozzarsi in un corpo solo bellezza, grazia e virtù, in una maniera, che dovunque si volge quel tale, ciascuna sua azzione è tanto divina, che lasciandosi dietro tutti gl’altri uomini, manifestamente si fa conoscere per cosa (come ella è) largita da Dio e non acquistata per arte umana. Questo lo videro gli uomini in Lionardo da Vinci.»
(Giorgio Vasari, Lionardo da Vinci)
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«Perché dall'est all'ovest si riconosca che non c'è nessun Dio fuori di me. Io sono il Signore e non c'è alcun altro. Io formo la luce e creo le tenebre, do il benessere, creo l’avversità. Io, il Signore, compio tutto questo.»
NOTA:
Citazioni sono principalmente dal Tanakh (Bibbia ebraica). Sebbene si speri che questo libro venga letto anche da non ebrei, si utilizzano qui termini come "i nostri padri", "i nostri antenati", ecc. per riferirsi a precedenti generazioni ebraiche, oppure "noi/ci" per riferirsi al pensiero ebraico corrente e relative osservanze, presumendo che la maggioranza dei lettori siano ebrei. Inoltre, per rispetto alle eventuali sensibilità di tali lettori, i riferimenti a Dio sono sempre con inizialeMaiuscola e, seguendo lo stile letterario biblico, al genere maschile, per quanto ciò non indichi le preferenze dell'autore (che, se in italiano fosse grammaticalmente possibile, vorrebbe usare il neutro).
Abbreviazioni nel testo: TB = Talmud babilonese; TG = Talmud gerosolimitano